Questore di Rovigo al Ministero degli Interni?

ottobre 6, 2020

Un Questore chiamato Cavallo “segnalato” al Ministero degli Interni (ed al Capo dello Stato), in ambo col  Prefetto De Luca,  per un “ammonimento” considerato illegale (arbitrario, obsoleto e analfabetico). Un “ammoni-mento/daspo” per una supposta azione molesta (denunciata proprio dal supposto molestante) e per un articolo: il primo daspo giornalistico in Italia. “Sub lege iniustitia”, il nuovo motto della Questura di Rovigo?

Figure istituzionali: Questura allagata da ingiustizia di Rovigo presidiata dalla Marina Militare, Prefettura arbitrata da ingiustizia presidiata dal II Celere di Padova.

A ROVIGO CON LA LEGGE NON M’INTRIGO
Le Legge è uguale per tutti? Nuova serie televisiva: Rovigo, “Un passo dall’inferno”? “Sub lege iniustitia”, il nuovo motto della Polizia di Stato di Rovigo? Addottato anche dalla Prefettura Governativa?

Al Ministro degli Interni della Repubblica Italiana
Al Presidente della Repubblica
Se è possibile anche a Rovigo coniugare la Legge con la Giustizia e la Giustizia con la Verità Sono un attivista sociale e drammaturgo per i Diritti Umani delle minoranze (Manicomiati, Immigrati, “Zingari”, Ebrei), da cinquant’anni, e sono sottoposto ad un “ammonimento del Questore” per una molestia ed un articolo giornalistico – il primo “daspo” giornalistico in Italia. Un “ammonimento” che reputo arbitrario, comminato in maniera pressapochistica ed illegale e che getta un’ombra oscura sul mio onore e sulla mia reputazione.

UMILIAZIONE PERPETUA DAL 3 OTTOBRE 2019
Come attivista da cinquant’anni a tutela e difesa dei Diritti Umani delle Minoranze, vivo dal 3 ottobre 2019 in uno stato di umiliazione, anche sociale, in quanto sottoposto ad “ammonimento del Questore” per una presunta molestia accaduta il 26 maggio al Manicomio – episodio che io ho denunciato alla Procura proprio per molestia ed atti intimidatori nei miei confronti, e per un articolo pubblicato su un blog, per il quale articolo, assieme ad altri, sono denunciato per diffamazione dal marito della signora “ammonitrice”, il presidente dell’associazione “I luoghi dell’abbandono” e pluripregiudicato e condannato tre volte in via definitiva, mentre io, nonostante una vita da dissidente politico, non sono mai stato condannato. Il presidente dell’associazione “I luoghi dell’abbandono” è il marito della signora che mi ha fatto “ammonire”, assieme a numerosi soci-dipendenti  della sua associazione, soci medesimi che io ho già denunciato per diffamazione, molestie e mobbing – anche verso mia moglie. Quel presidente, che io ho denunciato per una trentina di volte, alla Procura della Repubblica ed alla Questura, per molestie, diffamazioni – anche verso mia moglie, minacce di morte (sulla pagina facebook della sua associazione e sul suo profilo facebook), per furto di fotografie, per persecuzione e quant’altro di diffamatorio e persecutorio nei miei confronti.
A Rovigo si ribaltano le accuse? Da molestato, minacciato, perseguitato, assieme a mia moglie, mi trovo dalla parte del persecutore?

AL MINISTRO DELL’INTERNO ED AL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA
QUESTORE DI ROVIGO ILLEGALE?
Segnalo il comportamento illegale del Questore di Rovigo Raffaele Cavallo nel comminarmi, in data 3 ottobre 2019, “Ammonimento del Questore”/” daspo”, per “azioni moleste”: si tratta di una sola “supposta” molestia e un solo articolo su un blog: il primo “daspo” giornalistico in Italia. In aggiunta segnalo il “bonus” discriminatorio del Questore Cavallo di Rovigo da cui, da sette mesi aspetto di prendere visione e copia di alcuni documenti per fare ricorso al TAR o al Capo dello Stato, entro 60-120 giorni dalla respinta prefettizia del mio ricorso gerarchico. Indi per cui per questo comportamento questuresco sono altresì impedito a esercitare un mio diritto di ricorso.

AL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA
Mi scuso del ritardo di questo ricorso che mi compete a 120 giorni dal diniego di quello della Prefettura, ma resto in attesa, da oltre sette mesi di prendere visione di alcuni documenti del procedimento proprio per fare il ricorso anche al Capo dello Stato.

CHIEDO PERTANTO CHE VENGA APERTA UNA INCHIESTA
Come Cittadino che si occupa di tutela e difesa dei Diritti Umani delle Minoranze, chiedo pertanto che venga aperta una inchiesta sulla discriminazione a cui sono sottoposto: sul comportamento che reputo illegale del Questore di Rovigo Cavallo e del Prefetto De Luca che lo ha arbitrariamente coperto, che mi sia revocato “l’ammonimento del Questore” perché il fatto assolutamente non esiste e che questi Signori vengano puniti per le loro inadempienze e incapacità professionali che creano danno, oltre che a me, alla Collettività, gettando spregio sulle Istituzioni, a garanzia a tutela della Legge, da loro presiedute. Mi auguro che la Legge sia uguale anche per il Questore ed il Prefetto.
Rovigo, 2 ottobre 2020,
In fede ed in coscienza umana,
Roberto Costa giornalista

ALLEGATI: 0 – Segnalazione Costa (per “ammonimento” illegale). 1 – Ammonimento del Questore di Rovigo; 2 – Richiesta di “ammonimento” di Vendramin; 3a – Mobbing di Vezzaro (marito Vendramin) verso Costa; 3b – Diffamazione e minacce di Vezzaro verso Costa; 4 – Il Prefetto rigetta il primo ricorso. 5 – Richiesta atti per ricorso 27-2-2020.

IL QUESTORE DI ROVIGO E IL DASPO GIORNALISTICO
Il Questore di Rovigo inaugura il daspo giornalistico in Italia 

SPERO CHE IL QUESTORE DI ROVIGO NON MI “FERMI”
«Spero che il Questore di Rovigo non dia mandato agli Agenti di sequestrarmi se mi trovano a passeggiare coi bastoncini sulle rive dell’Adige – ha dichiarato il giornalista per i Diritti Civili Roberto Costa – per per portarmi in Questura e poi al Pronto Soccorso in stato di “fermo” e rilasciarmi solo dopo perizia psichiatrica positiva».
Questura di Rovigo in Procura per fermo abusivo 


© Articolo a cura di donato malli, per Rovigo Fuori Orario-Fuori Bandiera

 

 

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